martedì 26 agosto 2008

Coldiretti: le confezioni pesano fino al 30 per cento sulla spesa!


La denuncia della Coldiretti: il maggior responsabile della produzione di rifiuti da imballaggio, con i due terzi del totale, è l'agroalimentare
Gli imballaggi pesano sulle tasche e sull’ambiente «fino al 30 per cento sul prezzo industriale di vendita degli alimenti». È quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che è soprattutto l’agroalimentare, con oltre i 2/3 del totale, il maggior responsabile della produzione di rifiuti da imballaggio.

«Gli imballaggi gettati nella spazzatura - sottolinea la Coldiretti - sono aumentati dal 2000 ad oggi di oltre 1 milione di tonnellate (+9 per cento) anche se è cresciuta oltre il 66 per cento la percentuale di riciclaggio».

Nell’alimentare spesso il costo dell’imballaggio supera quello del prodotto agricolo in esso contenuto, «come nel caso dei fagioli in scatola - specifica coldiretti - dove l’imballaggio incide per il 26 per cento sul prezzo industriale di vendita, mentre per la passata in bottiglia da 700 grammi si arriva al 25 per cento, per il succo di frutta in brick al 20 per cento e per il latte in bottiglia di plastica sopra il 10 per cento».

Coldiretti, dunque, consiglia di adottare comportamenti di acquisto consapevoli al momento di fare la spesa e favorire il consumo di prodotti che non producono imballaggi come l’acquisto diretto nelle aziende agricole o nei distributori di vino o di latte sfusi che consentono di risparmiare fino al 40 per cento rispetto al normale prezzo del latte fresco in vendita.

Tutto questo anche «con il vantaggio - continua la Coldiretti - di riutilizzare il contenitore impiegato senza dover gettare nell’immondizia le 57 bottiglie di latte che consuma in media ogni italiano durante l’anno».

La lista dei distributori di latte fresco è disponibile sul sito www.coldiretti.it ma esistono anche furgoni mobili e «il prossimo obiettivo - precisa la Coldiretti - è quello di superare alcuni vincoli amministrativi presenti per garantire l’opportunità di gustare il latte fresco anche nei luoghi pubblici come le scuole, gli uffici, gli ospedali e le mense».

Attualmente sono ben 57.530 le stalle, le cantine, e i casali dove acquistare direttamente, secondo il rapporto dell’Osservatorio sulla vendita diretta delle aziende agricole (www.campagnamica.it), e sono ormai decine in quasi tutte le Regioni i mercati degli agricoltori promossi dalla Coldiretti che consentono di «risparmiare» sugli imballaggi.

Fonte: La Stampa

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