ALLARME sicurezza sul Web. A lanciarlo è il nuovo rapporto aggiornato e pubblicato oggi
dalla società McAfee, nota azienda produttrice di antivirus, dal titolo
"Mappatura the Mal Web, versione aggiornata".
L'analisi è stata effettuata su 9,9 milioni siti ad alto traffico in 265 diverse nazioni (siti il cui indirizzo termina con due lettere a indicare la nazione, per esempio .it come Italia) e domini generici (che terminano per esempio con .net o .info).
E il risultato è un vero e proprio cybertsunami.
Secondo la ricerca, il 19.2% dei domini pericolosi infatti terminano con .hk (Hong Kong).
L'ex colonia britannica guadagna così il primo posto nella classifica dei siti più rischiosi, togliendo il primato a Tokelau, una minuscola isola di 1.500 abitanti nel Sud del Pacifico.
A seguire nella classifica i siti cinesi (.cn) al secondo posto con l'11%. Figurano poi nella top 5, le Filippine (.ph), la Romania (.ro) e la Russia (.ru). Fra i siti più sicuri, invece, la Finlandia (.fi) con lo 0.05%, seguita dal Giappone (.jp). Nel mirino del rapporto, però, anche i siti che terminano con .info (11.8%), mentre i siti web governativi (.gov) - afferma il Rapporto McAfee - si sono confermati come il dominio generico più sicuro.
Il dominio più popolare, .com, infine, è complessivamente il nono più rischioso.
L'emergenza virus, codice malevolo (i cosiddetti malware), phishing (creazione di siti "civetta" per indurre l'utente a comunicare i propri dati di accesso) sono fra le minacce che si stanno diffondendo maggiormente e che destano non poche preoccupazioni. Tanto che si è mossa anche l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Oecd), la quale ha reso noto a sua volta un altro rapporto dal titolo "Software malizioso (Malware): una minaccia per la sicurezza all'economia di Internet" (pdf) in cui non si usano certo mezzi termini per definire lo stato della situazione: "Nel corso degli ultimi 20 anni - rivela lo studio - i malware si sono evoluti passando da exploit occasionali a una industria criminale che vale milioni di dollari".
Problemi per il navigatore.
E, quindi, come difendersi dai pericoli del Web? Immediata la risposta di McAfee che suggerisce - ovviamente - di munirsi di antivirus.
Tuttavia, a detta degli esperti del settore, qualche volta basterebbe seguire comportamenti inspirati al buon senso e alla cautela.
Come ad esempio accertarsi che le informazioni presentate da un sito siano complete, non aprire allegati sospetti che riceviamo nella nostra casella di posta elettronica, controllare che il sito non chieda di fare operazioni inusuali.
Nel qual caso, se poi quello stesso sito che ci chiede di scrivere il nostro nome utente, la nostra password e il numero Pin del conto corrente, ha un indirizzo che termina con .hk, adesso lo sappiamo, è probabilmente una truffa.
Navigatore avvisato, mezzo salvato.
Fonte. La Repubblica
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