sabato 19 luglio 2008
La spesa? Adesso arriva in barca...azienda agricola di Sant'Erasmo vende direttamente ai consumatori veneziani
Cinque "fermate", da San Nicolò al Lido fino a San Giobbe, passando per la Giudecca, San Trovaso e le Fondamente Nuove.
E, in ognuna di queste, decine di veneziani che aspettano la consegna della loro spesa. Acquisti ordinati qualche giorno prima per telefono o con una e-mail direttamente ad un'azienda agricola di Sant'Erasmo che si è attrezzata per arrivare direttamente ai consumatori. Avete presente la Bo-Frost? Il principio è lo stesso, solo che al posto del camioncino c'è un barcone, e invece dei surgelati si vendono verdure e ortaggi freschissimi.
Duecento clienti e una media di oltre 150 spese alla settimana non sono pochi. Specialmente per un'azienda agricola che, altrimenti, sarebbe costretta a vendere ai grossisti guadagnandoci decisamente di meno. «Ma anche per i consumatori i vantaggi non sono indifferenti - sottolinea Claudio Finotello che, con il fratello Carlo, gestisce l'azienda agricola "I sapori di Sant'Erasmo" -. Il risparmio per i clienti è tra il 20 e il 30 per cento rispetto ai prezzi di mercato».
Con l'aggiunta di poter acquistare prodotti doc di stagione maturati a poca distanza da casa, da ritirare una volta alla settimana negli orari delle "fermate" del barcone partito dall'isola degli orti.
Tutto è cominciato in sordina circa un paio di anni fa. Poi, un poco alla volta, il passaparola ha allargato il giro dei clienti, fino ad esplodere letteralmente negli ultimi mesi, complice forse la ricerca di risparmiare qualcosa su prodotti che, acquistati dal fruttivendolo, hanno prezzi ormai da gioielleria. «Gli ordini ci arrivano per telefono oppure via mail - riprende Claudio Finotello -. La nostra clientela è composta da famiglie e gruppi d'acquisto, ma anche da anziani che, magari, si fanno inviare l'ordine dai loro figli». Ogni settimana l'azienda agricola invia una scheda a tutti i clienti con i prodotti disponibili in quel particolare periodo. I prezzi variano di settimana in settimana, proprio come le azioni in borsa. Per fare un esempio, all'inizio di luglio il pomodoro da insalata costava 1,50 euro al chilo (ora è sceso a un euro e 20 centesimi), le patate novelle erano a 80 centesimi e le zucchine a 1,50. «Ma c'è anche la possibilità di farsi preparare delle borse miste con un po' di tutto - riprendono a Sant'Erasmo -. Quella grande costa 10 euro e la piccola 5 euro».
I clienti comunicano così all'azienda agricola cosa vogliono acquistare ed ogni venerdì, tra le 17.45 e le 20, un barcone consegna le spese nell'itinerario fissato tra il Lido e San Giobbe. «È un impegno non indifferente per un'azienda a gestione familiare come la nostra - prosegue Claudio Finotelli -, ma ci sembra che il servizio sia gradito. Ci fermiamo solo tra fine dicembre e gennaio, perché le consegne avvengono tutto l'anno. Ferie in agosto? Nemmeno per idea, siamo nel periodo in cui si produce di più».
Che gli acquisti diretti presso le aziende agricole siano un fenomeno in espansione è ormai un dato di fatto. Senza andare troppo lontano, a Mestre le Acli hanno messo in piedi da gennaio un gruppo di acquisto che ha già quasi 600 famiglie iscritte, creando una rete di quasi 20 aziende del territorio in grado di proporre un paniere che va dalla frutta alla carne, fino al miele e ai biscotti. Ma il "sistema Bo-Frost" in barca, almeno per ora, lo stanno imitando solo a Sant'Erasmo.
Fonte: Il Gazzettino
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