lunedì 19 maggio 2008

Sempre all'erta contro i virus online

Forte sviluppo dei «cavalli di Troia» che trasformano
i Pc in zombie anche per pochi secondi al giorno




Meno virus, più (molto più) spam e cavalli di Troia (trojan) che galoppano incontrastati nelle praterie di internet. Questa è la situazione oggi del malware, ossia di tutto ciò che nessuno vorrebbe avere o ricevere sul computer e che invece si ritrova, la maggior parte delle volte senza nemmeno saperlo. È un’immagine molto diversa di quella di soli otto anni fa, un’intera era geologica nel mondo dell’information technology.

MALWARE - «Nel 2000 i virus rappresentavano il 78% del malware, nel 2007 sono scesi al 7%», spiega Peter Odenhall, capo del virus lab di Avg, azienda della Rep. Ceca specializzata in antivirus e tra le protagoniste del mercato di questi particolari software. «I cosiddetti worm hanno avuto un grande sviluppo tra il 2002 e il 2003, poi sono calati e si sono stabilizzati. Oggi invece stiamo assistendo a una forte diffusione dei trojan, sia nella versione password che in quella downloader». I cavalli di Troia, a differenza dei virus, non compromettono il funzionamento del proprio computer, ma quando ricevono un particolare comando eseguono un programma che prende possesso del Pc e lo trasforma in uno zombie, un «essere» che non ha una propria volontà ma agisce su volere altrui. Non per sempre, magari soltanto per pochi minuti o addirittura solo per alcuni secondi, ma sufficienti a far compiere alla macchina particolari funzioni.

PIÙ SOFISTICATI - «I Trojan più sofisticati possono connettere migliaia di computer distribuiti ai quattro angoli del mondo», dice Odenhall, «sino a formare un botnet: una rete di computer estemporanea utilizzata per un determinato scopo, quasi sempre limitato nel tempo». Per quale tipo di scopo? «Qualunque», prosegue l’esperto di Brno. «Da quelli più nobili come calcoli di fisica quantistica che richiedono enormi capacità di elaborazione, alla diffusione di migliaia di email spam fino ad attacchi mirati a siti delicati come banche, istituzioni governative, militari o finanziarie».

NUOVI ANTIVIRUS - «Per combattere questo malware, non sono più sufficienti gli antivirus di vecchia generazione», illustra Karel Obluk, tra i programmatori che hanno sviluppato Avg 8.0, il più recente prodotto della casa. «Servono antivirus che siano in grado di fornire una protezione in tempo reale. È inutile fare un’analisi a caso di internet alla ricerca dei virus, perché alcuni siti possono essere infettati solo per alcuni minuti al giorno e poi il malware venire rimosso.

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1 commento:

Paòlo ha detto...

Un modo per prevenire è dotarsi di browser più sicuri, come Opera, e di fare attenzione ai siti che si visita. Poi attenzione sempre agli allegati email.

Certo che i programmatori di virus purtroppo ne inventano sempre di nuove.