venerdì 19 settembre 2008

L'arte è un antidolorifico


Una tela di Botticelli tre volte al giorno o il bacio di Gustav Klimt somministrato per un paio d’ore al dì. La ricetta del medico potrebbe presto subire una piccola grande rivoluzione, con l’arte che guadagna terreno rubando spazio ad antinfiammatori e pillole contro il dolore. Il nuovo e insolito antidoto alla sofferenza, per il momento testato solo su acciacchi e dolori fisici e non come rimedio alle pene d’amore, arriva da uno studio italiano che ha guadagnato le pagine della celebre rivista ’New Scientist’. Prove scientifiche alla mano, il team di ricercatori dell’università di Bari guidato da Marina de Tommaso ha dimostrato che l’arte, oltre ad allietare lo spirito, è in grado di ridurre il dolore fisico.

La ricerca tricolore, suggerisce un articolo apparso sul Daily Mail, potrebbe presto lasciare un segno in ambulatori e studi medici, dove riproduzioni di celeberrime e amate tele, dal Caravaggio a Picasso passando per Hayez e Modigliani, potrebbero far capolino sui muri per distrarre i pazienti che hanno subìto piccoli interventi o iniezioni dolorose. Nonché far sì che, per i pazienti in convalescenza, le cure prevedano anche una capatina nel museo o la galleria d’arte più vicina. Lo studio è stato condotto su un campione di 12 persone di ambo i sessi, invitate a scegliere e selezionare le 20 immagini considerate più belle e altrettante ritenute brutte in una galleria di 300 immagini.

Tra queste non poteva certo mancare la nascita di Venere del Botticelli, tra le figure più gettonate dai volontari. A questo punto il campione doveva osservare, alternativamente, alcune delle immagini ritenute più belle, altre considerate maggiormente brutte e una tela vuota, mentre con un laser i ricercatori inviavano un breve impulso doloroso sulle loro mani. Il laser, precisa l’articolo apparso sul New Scientist, è stato progettato per produrre effetti spiacevoli, ma senza provocare, chiaramente, alcun danno fisico.

Fonte: La Stampa

3 commenti:

isa ha detto...

questa mi mancava...tra le varie alternative alle pillole, non sapevo che ci stava anche l'arte!!!

isa ha detto...

ciao laura non sapevo che anche l'arte è un'alternativa alle pillole!!!
d'altra parte, basta crederci...
(non è una battuta, funziona proprio)

Laura ha detto...

Ciao Isabella,
ho riportato questa notizia proprio per la sua originalità.
Buttare le pillole e appendere poster di opere famose in giro per casa...bellissimo :-)
Andare dal medico e ammirare un bel quadro invece della bianca parete...si, mi piace questa idea.
Crediamoci...