mercoledì 3 settembre 2008

Il the verde protegge il cuore


Il the verde non cessa mai di stupire e lo studio delle sue proprieta' continua ad aprire nuove frontiere per la prevenzione delle malattie.

Al the verde sono gia' stati attribuiti effetti benefici sulla salute, alcuni dei quali studiati in dettaglio all'Universita' di Padova. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista ufficiale della Societa' Americana di Nutrizione, il Journal of Nutrition.

E' stata infatti dimostrata la sua capacita' di ridurre l'ipertensione arteriosa e prevenire la morte per cause cardiovascolari, in particolare per arteriosclerosi e malattie coronariche.
Nei grandi bevitori di the verde e' stato infatti osservato un rischio di morte per infarto miocardico ed altri accidenti vascolari piu' basso rispetto ai non bevitori.
I meccanismi molecolari di queste azioni del the verde sono poco conosciuti e sono stati finora attribuiti principalmente alla sua azione antiossidante.

Un gruppo di ricercatori dell'Universita' di Padova, coordinato dal docente Andrea Semplicini, ha studiato gli effetti della assunzione di the verde in ratti ipertesi dimostrando, invece, che le catechine (sostanze antiossidanti che concorrono al mantenimento di un buono stato di salute) contenute nelle bevande a base di the verde bloccano in maniera specifica alcune tappe chiave dei complessi meccanismi che regolano la crescita delle cellule del cuore e lo sviluppo dell'ingrossamento cardiaco, noto come ipertrofia del ventricolo sinistro, una frequente complicazione dell'ipertensione arteriosa.

L'azione e' specifica e legata alla capacita' delle catechine del the verde di inibire selettivamente alcuni anelli della catena di segnali che attiva la cellula cardiaca e ne determina l'ingrossamento.
Insieme all'attivita' antiipertensiva e antiossidante, questa proprieta' del the verde puo' contribuire a ridurre il rischio di soffrire di malattie cardiache.
Infatti l'ipertrofia del ventricolo sinistro, causata dall'ipertensione, riduce l'ossigenazione del cuore e ne favorisce la dilatazione progressiva. Queste conseguenze dell'ipertensione sono alla base dell'infarto e dello scompenso cardiaco, malattie cardiovascolari che colpiscono frequentemente la popolazione italiana.

Fonte: Agi

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