La navetta dal parcheggio scambiatore di via Ceccherini all'ospedale dell'Angelo non verrà soppressa, almeno per il momento, nonostante sia ancora poco utilizzata.
Parola dell'assessore alla Mobilità Enrico Mingardi che traccia un bilancio parziale del servizio al termine del primo mese di attivazione e a metà esatta del periodo di sperimentazione che si chiuderà il 31 ottobre. Ogni giorno sono 120-130 le persone che lasciano l'auto nell'area di sosta all'angolo con via don Tosatto e quindi sfruttano il "pollicino" gratuito per raggiungere il nosocomio nel giro di una manciata di minuti.
Mingardi spiega che dopo una partenza in sordina del collegamento, adesso il numero degli utenti è progressivamente in crescita: si è passati dai 50 degli inizi del mese scorso all'attuale centinaio abbondante, con un sostanziale raddoppio.
Una cifra che, in assoluto, resta comunque bassa tanto che l'assessore alla Mobilità ha già deciso di potenziare la campagna pubblicitaria per sostenere ulteriormente il servizio.
Il convincimento, infatti, è che più la navetta è conosciuta e più sarà utilizzata, esattamente com'è accaduto per quella che dal parcheggio del cimitero va a piazzale Candiani di cui ora si servono in molti, dopo un inizio sottotono.
Il "pollicino" per l'ospedale effettua quattro corse all'ora dal mattino presto all'ora di cena e costa alle casse comunali circa 10 mila euro ogni mese, 120mila l'anno.
È stato attivato al rientro dalle ferie dopo che si erano levate le proteste sostenute da parte dei cittadini per i costi del nuovo parcheggio a pagamento al dell'Angelo che essendo in posizione periferica è meno agevole da raggiungere con i mezzi pubblici.
Mingardi rimane convinto della sua utilità e per sostenerlo chiederà la collaborazione anche dei medici condotti e delle farmacie affinché espongano nei rispettivi locali un volantino con tutte le informazioni utili per servirsene. Verranno inoltre potenziate le indicazioni trasmesse con i pannelli stradali, primo di tutti quello di piazzale Roma.
di Alvise Sperandio
Fonte: Il Gazzettino
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