Per “I Sabati del conservatorio” sabato 14 marzo alle 18 all’auditorium Pollini,
ingresso libero, il concerto "Riflessioni tra musica e poesia", un opera unitaria, che ha ne "Il Cammino del Creatore" di Nietzsche il suo preludio.
Nelle domande di Zarathustra infatti ci sono già: le non risposte del Canto notturno d’un pastore errante nell’Asia, qui reso col clarinetto solo (Pastorale di J. Pjetri, ispirata al senso della poesia del Leopardi) e col ‘canto senza testo’ (Vocalise di S. Rachmaninov);
la solitudine della Consapevolezza che, in Voglio male a queste anime incerte diventa distacco voluto dal giudizio del senso comune e nei due Lieder di R. Wagner (il testo è di Mathilde Wesendonck, certamente influenzata da Schopenhauer), constatazione tragica della realtà resa metaforicamente come fiori dentro una serra.
E ancora: il Creare come Unico Atto Libero dove il ‘figlio dell’argilla’, come chiama il Settimo Spirito dal Manfred di Byron, l’uomo si concilia e confronta con la natura (Tempesta, nel testo di Puškin), ne ammira la forza e si supera creando a sua volta (Prometeo, dove Pjetri con l’uso di vari Leitmotiv si attiene fedelmente al testo goethiano).
Sigillo di tutto ciò è la domanda con la quale Zarathustra conclude il monologo e fa da cornice all’intero concerto: "Non libero da che cosa, bensì libero per che cosa?"
Fonte: Il Gazzettino
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