domenica 2 novembre 2008

La dieta giusta in caso di antibiotici


Arriva il freddo e, puntuali, i malanni di stagione: otiti, bronchiti e compagnia che, peraltro, hanno spesso i piccolissimi come «vittime» preferite. Così non stupisce scoprire che secondo gli ultimi dati OsMed (Osservatorio Nazionale sull'impiego dei medicinali) gli antibiotici, al quinto posto fra le classi di farmaci più spesso assunte dagli italiani, sono farmaci «stagionali», che registrano un picco di vendite proprio nei mesi invernali.
Quando è neccessario assumerli alterano sempre la flora batterica intestinale.
A tavola, però, si può far molto per limitare i danni.

Regola numero uno, scegliere un'alimentazione equilibrata e ricca di vitamine.

«Va premesso che gli antibiotici devono essere prescritti solo se è davvero necessario», interviene Anna Tagliabue, docente di Nutrizione Umana all'università di Pavia. «Nelle forme influenzali, che sono di origine virale, non è quasi mai indispensabile ricorrere a questi farmaci se non in caso di complicanze.

Detto ciò, quando ci si cura con gli antibiotici è opportuno scegliere alimenti facilmente digeribili e graditi dando la preferenza a spremute, frullati di frutta fresca o di verdura ricchi di vitamine e liquidi. Sì anche a pesce e carni magre cucinate con pochi grassi e pasta o riso conditi con olio e parmigiano», consiglia la nutrizionista. «Anche qualche dolce semplice, senza creme o cioccolato, può essere concesso per aiutare a mantenere un buon apporto calorico.

Meglio invece ridurre temporaneamente i cibi ricchi di fibra come gli alimenti integrali o i legumi, che possono favorire i disturbi intestinali. Non è necessario un supplemento a base di vitamine; piuttosto, è molto utile aggiungere alla dieta probiotici per ridurre il rischio di diarrea», raccomanda Tagliabue.

Sono ormai numerosi, infatti, gli studi clinici che dimostrano come l'uso di un latte fermentato contenente probiotici riduca la probabilità di diarrea da antibiotico, che resta uno degli effetti collaterali più frequenti di questa classe di farmaci. Il problema, che di solito si manifesta alla fine del ciclo di antibiotici, è più frequente nei pazienti con le difese immunitarie deboli come i bimbi, gli anziani o chi si trova in ospedale. «Gli antibiotici contrastano l'azione patogena di uno spettro più o meno ampio di batteri. Se da una parte eliminano i batteri responsabili di malattie, però, dall'altra possono danneggiare anche i batteri “buoni”, che regolano e mantengono l'equilibrio della flora intestinale», spiega Lorenzo Morelli, microbiologo dell'università di Piacenza. «I probiotici sono capaci di mantenere il naturale equilibrio dell'intestino e, se questo si altera, riescono a riportarlo allo stato originario».

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2 commenti:

maria caterina ha detto...

C'è un premio per te,per il tuo bellissimo blog
(http://dolce-memole.blogspot.com/2008/11/premio-dolcezza.html)
Complimenti,ti seguo ogni giorno

Laura ha detto...

Ciao,
ti ringrazio moltissimo per il premio: è stata una gradita sorpresa:-)
...ed io seguo te!