martedì 11 novembre 2008

Dieci regole per prevenire, ritardare... il diabete.

IL DECALOGO preparato in vista della Giornata mondiale contro il diabete del prossimo 14 novembre.


1)Una regolare attività fisica è necessaria per ottenere un buono stato di salute psico-fisica e migliorare la qualità della vita.


2) La sedentarietà é una cattiva alimentazione predispongono l’insorgenza delle moderne malattie croniche: obesità e diabete di tipo 2.


3)La crescita vertiginosa di obesità e diabete nell’adulto e nel bambino devono essere contrastate in prima istanza, con la modifica degli stili di vita: alimentazione e attività fisica.


4)Un sano stile di vita – attività fisica regolare e alimentazione corretta – è in grado di prevenire o ritardare l’insoergenza del diabete di tipo 2 ed è un mezzo terapeutico efficace al pari della terapia farmacologica. Nelle persone con diabete 1 contribuisce, unitamente alla terapia farmacologica, a un consapevole miglioramento nella gestione del controllo metabolico, del benessere psico fisico e dell’autostima.


5)Un sano stile di vita prevede almeno 30 minuti al giorno di attività fisica di intensità lieve-moderarata.


6)Per ottenere maggiori benefici è necessario un impegno complessivo di 60 minuti in attività fisica ad intensità moderata-intensa nell’arco della giornata.


7)Per intraprendere un programma di esercizio sicuro ed efficace sono fondamentali una valutazione preliminare da parte del medico, la prescrizione e la supervisione dell’esercizio da parte dell’esperto in attività motoria.

8)Qualora non sussistano controindicazioni è auspicabile integrare nell’esercizio aerobico (cammino, bicicletta, nuoto) l’esercizio di forza (esercizi con i pesi) unitamente a esercizi per la flessibilità (ginnastica a corpo libero).

9)L’intregrazione tra l’attività fisica nel tempo libero e l’esercizio fisico supervisionato e controllato è la condizione ideale per ottenere i massimi benefici.



10)Per trasformare questi principi in azioni è necessaria l’interazione dei principali attori coinvolti nel processo: istituzioni, medici, esperti dell’esercizio, associazioni di persone con diabete ed educatori.


Vengono prescritti 60 minuti di attività al giorno, che possono essere suddivisi in tante frazioni. Ad esempio, una camminata a passo veloce la mattina, salire le scale tutte le volte che è possibile, ginnastica a casa. Non c’è bisogno di andare in palestra.


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Fonte: Corriere della Sera

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