martedì 8 aprile 2008

VIAGGIO IN UNA MESTRE INEDITA

Mestre, l'anima nascosta: dal 19 Aprile al 8 Giugno 2008 al Candiani



Uno straordinario patrimonio di scritture inedite su una città industriale negli anni cruciali della sua trasformazione. Questo, in sostanza, è quanto ci hanno lasciato due fotografi dilettanti che hanno operato, in modo inconsciamente complementare, a Mestre e Marghera fra la fine degli anni Cinquanta e la metà dei Settanta. La definizione di dilettanti, in questo caso, è riduttiva. I due, infatti, hanno documentato sistematicamente la città e il territorio con un ampio racconto fotografico che spazia in tutti i settori della vita sociale, dell'attività politica e sindacale, della quotidianità del centro e dei grandi quartieri popolari della terraferma veneziana. Sergio Del Pero e Ferdinando Poles provengono da esperienze e seguono percorsi diversi. Muranese trapiantato a Mestre il primo, socio del circolo "La gondola" (che ne conserva ancor oggi l'archivio dei negativi e una serie di stampe originali) e più attento a una ricerca estetica originale e innovativa; mestrino, cattolico, impegnato politicamente e sindacalmente il secondo, più legato, pur con una marcata ricerca formale, alla descrizione puntuale di una società in tumultuosa trasformazione. Sono due sistemi di scrittura che si collocano cronologicamente in momenti diversi e vicinissimi. Per una decina di anni l'attività dei due autori si sovrappone ma, sempre, i loro linguaggi sembrano dialogare, pur con accentuazioni tematiche diverse, per approdare, spesso, a una produzione fotografica affine, per stili e contenuti. Le immagini di Del Pero ci raccontano Mestre e il suo territorio già dai primi anni Cinquanta. Di Poles, a parte una piccola serie di immagini realizzate fra il 1958 e il 1959, ci rimangono ampie testimonianze della seconda metà degli anni Sessanta e dei primi Settanta.

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