sabato 10 gennaio 2009

Utlilizzare il sottopasso della stazione del nuovo ospedale e...dall'Auchan all'ospedale dell'Angelo in cinque minuti:-)


Parcheggio gratis, un passeggiata salutare di cinque minuti e sosta illimitata. Ebbene sì, c’è un trucco per evitare di pagare il parcheggio interno dell’ospedale dell’Angelo ed è quello di lasciare la macchina nel parcheggio di Auchan. Basta scegliere il punto più lontano dall’ingresso dell’ipermercato e, dunque, il punto più vicino alla stazione della metropolitana di superficie. Quella parte di parcheggio di Auchan tra l’altro è sempre vuota - anche di sabato - perchè lontanissima dal centro commerciale. Dunque, si parcheggia senza problemi, anche al coperto e poi si infila un marciapiedi protetto da una rete arancione da cantiere - in quella zona si sta lavorando alla creazione del parcheggio scambiatore che sarà pronto a giugno.
Cinquanta metri e si è dentro la stazione della metropolitana di superficie. Una rampa di scale - o due "giri" di scivolo - e meno di cinquanta metri di sottopasso. Un’altra rampa di scale e si è già dentro l’area dell’ospedale. Da lì all’ingresso dell’Angelo, altri due-trecento metri. Insomma sono cinque minuti calcolati di strada, senza correre. Una passeggiata salutare al riparo da auto e pericoli - e anche completamente coperta - e si è dentro la hall del nuovo ospedale. E in ospedale ci si può rimanere tutto il tempo che si vuole, senza pagare un centesimo di parcheggio. Ieri abbiamo fatto per voi la prova dei tempi. Prova doppia. Parcheggio da Auchan e cinque minuti di strada. Parcheggio dentro l’ospedale, calcolato dal momento in cui si passa la prima sbarra: 12 minuti prima di riuscire a mettere piede nella hall. Perchè c’è la coda alla prima sbarra, la coda alla seconda, la coda per trovare il parcheggio e poi si rischia di dover fare un centinaio di metri comunque a piedi per raggiungere l’ingresso dell’ospedale. Insomma il "trucco" di Auchan fa risparmiare soldi, tempo e...nervi. La soddisfazione poi di entrare in ospedale senza il patema d’animo del tassametro che corre a più non posso, vale da sola come terapia antistress.

Fonte: Il Gazzettino

Nessun commento: